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Immigrati

 

Le problematiche presentate ai servizi da numerosi utenti neocomunitari sono sovrapponibili a quelle degli utenti extracomunitari, nonostante il loro status giuridico sia nettamente distinto. In taluni casi, peraltro, il cambiamento di status giuridico ha determinato delle difficoltà interpretative non ancora pienamente risolte.

Sullo sfondo, restano due questioni aperte:

  • i servizi, specie di bassa soglia, incrociano spesso persone in condizione giuridica di irregolarità. L’estrema complessità della cornice giuridica apporta notevoli ostacoli sia all’agire quotidiano degli operatori, sia ai percorsi di integrazione dei cittadini stranieri. Di più, la normativa nazionale contribuisce grandemente a rendere difficoltosa la permanenza ed il lavoro regolari in Italia. Per questi motivi, è fondamentale che i servizi sociosanitari dialoghini ed operino efficacemente in rete anche con le forze dell’ordine e con gli uffici territoriali del governo centrale;
  • cresce la cosiddetta ‘area grigia’ delle persone a rischio di povertà ed emarginazione, fortemente esposte alle contingenze. Quest’area travalica i confini della popolazione straniera immigrata e coinvolge, in ragione dei trend del mercato del lavoro, anche molti cittadini italiani. Anche l’area del ‘disagio estremo’, spesso su strada, coinvolge sia gli italiani che gli stranieri. Per questi motivi non vi può essere alcuna netta separazione tra i servizi per immigrati e quelli per la comunità globalmente intesa; gli obiettivi di inclusione, sicurezza, appartenenza, territorio devono essere trasversali.

Al fine di impostare e realizzare servizi efficaci, è essenziale mantenere una funzione di osservatorio sovralocale sul fenomeno immigratorio, che coinvolge una popolazione eterogenea e in costante mutamento.

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